Conversazioni informali di astronomia attorno ad una tazza di tè
Tutti i mercoledi dal 21 Giugno ore 21.30
Al fresco della sera, senza linee guida prefissate risponderanno alle vostre domande due astrofisici di professione, Emanuele Pace e Ruggero Stanga, del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze. Gli argomenti saranno a carattere cosmologico filosofico, ovvero quelli che da sempre stuzzicano curiosità e meraviglia… dove siamo, da dove veniamo, e dove stiamo andando…
Programma
21/06 conduce Emanuele Pace
28/06 conduce Ruggero Stanga
05/07 conduce Emanuele Pace
12/07 conduce Ruggero Stanga
Inaugura Sabato 15 Luglio (h. 21) presso l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti la mostra personale dell’artista fiorentino Luca Viviani, dal titolo “Stelle di carta”.
In mostra una selezione di linoleografie (stampe realizzate da matrici incise su linoleum) che fanno parte dell’appartato iconografico dell’omonimo libro “Stelle di carta” (Ed. Oèdipus, 2016), in cui Luca Viviani affianca le sue opere di “arte astronomica” ad altrettante citazioni e meditazioni sull’universo, tratte da testi di celebri pensatori antichi e moderni. A ciascuna opera in mostra fanno quindi eco le parole di scienziati, letterati e filosofi: da Gemino (I sec a.C.) a Italo Calvino, da Luciano di Samostata (II sec d.C.) a Mario Rigoni Stern, passando per Erasmo da Rotterdam, Giordano Bruno, Immanuel Kant, Jules Verne, Raymond Queneau e molti altri.
Un viaggio nel cosmo attraverso l’arte e la letteratura, accompagnati dallo sguardo contemporaneo, dalle opere e dalle riflessioni di Luca Viviani, che presenta qui di seguito il suo progetto artistico ed editoriale.
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” Il cielo stellato è un tetto di faville, un oceano sospeso, un mormorio di cristalli, un incastro poliedrico, una pianura di fuochi ellittici, un archivio di eroi e macchinari, un groviglio di ascensori e scivoli, una stoffa filata da minuscoli telai vibranti, una creazione di alta sartoria matematica attraversata dai lunghissimi aghi degli astronomi, geniali operai tessili che lavorano incessantemente alle cuciture cosmiche tra umano e disumano.
Nel corso della storia la luce degli astri ha graffiato la pietra, cotto l’argilla, miniato la pergamena, macchiato lastre d’argento. Adorne di versi o denudate in equazioni, le stelle si sono impigliate nella memoria di ogni essere vivente o vissuto. Forse perché ogni cosa che esiste ha bruciato nel cuore di una stella. Anche gli esseri umani sono vive stelle morte che ammirano morenti stelle vive. Dal balcone osservo talvolta la mia sterminata parentela celeste, indifferente ma ospitale, la sua araldica gelida e fiammeggiante, la mappa genetica e genealogica di un sangue etereo, le mie innumerevoli e scintillanti madri mute, per le quali l’immaginazione conta più dell’affetto.
Le stelle hanno lasciato innumerevoli segni nella mia vita, intricate tracce prodotte dall’incessante pioggia di radiazioni che attraversa i vetri e i muri, cade sulle passeggiate e scroscia sulle terrazze. Nel corso degli anni, come un moderno cavernicolo, ho dipinto sulle pareti buie del mio cranio una minuscola replica della volta celeste, che ora osservo sedendo al centro della mia mente, unico frequentatore di questo minuscolo planetario sentimentale.
Ho pensato di riprodurre alcune di queste immagini, facendo ricorso a linoleografie, lastre di linoleum scavate dalla punta di una sgorbia, la cui stampa imita con la carta la luce e con l’inchiostro il buio.
Le immagini sono accompagnate da altrettante citazioni, piccoli frammenti di testi astronomici, sorta di micrometeoriti provenienti dal passaggio di grandi corpi letterari e scientifici. Tuttavia, considerando che le stampe sono nate prima della scelta dei testi che adesso le affiancano, il loro accostamento è da ritenersi, come l’universo, contingente, cangiante e mutevole. Il visitatore è legittimato a modificarlo, attingendo secondo la propria sensibilità alle infinite suggestioni che il cielo, e i suoi libri, offrono ” .
Virgilio vate etrusco canta i segreti della Natura, le vie del Cielo e le Stelle
Incontro-conferenza di GIANNA PINOTTI
Sabato 8 Luglio, h. 18:00
INGRESSO GRATUITO
Sabato 8 Luglio a chiusura della mostra DE SOLE, l’artista e ricercatrice Gianna Pinotti terrà un incontro-conferenza dal titolo “Virgilio vate etrusco canta i segreti della Natura, le vie del Cielo e le Stelle”, un’occasione per approfondire non solo le opere esposte ma anche la figura di Virgilio, sul quale l’artista e ricercatrice Gianna Pinotti ha condotto approfonditi studi.
Virgilio in tutte le sue opere indaga i segreti della natura e il linguaggio dei corpi celesti come segni sicuri per prevedere i fenomeni, gli umori terrestri e il destino dell’umanità.
Gli scritti mostrano come egli avesse conosciuto la vita dei campi ma anche la dottrina e la pratica dei sacerdoti etruschi, coloro che sapevano addentrarsi nei più reconditi meandri del cosmo.
In particolare i quattro libri delle Georgiche, dedicati all’amico e primo ministro Mecenate, libri che vengono scritti dal 37 al 30 in terra napoletana (alla quale il poeta si era indissolubilmente legato), si vestono da trattato di scienza agreste per esaltare l’armonia cosmica tra i cicli del cielo e della terra dove le creature mostrano di far parte di una mente divina.
Alcuni caratteri di Virgilio vanno dunque considerati per comprendere a fondo la sua poesia: le origini etrusche, grazie alle quali aveva coltivato la disciplina astrologica, e l’amore per la campagna napoletana con le sue peculiari caratteristiche geologiche e vulcaniche.
Sarà inoltre illustrata una nuova lettura interpretativa in chiave astronomica della IV Bucolica dove Virgilio, attingendo all’arte divinatoria degli avi, profetizza una nuova età dell’oro annuciata dalla grandissima congiunzione astrale di Giove e Saturno che avrebbe segnato il destino religioso dell’umanità.
Virgilio conoscitore dei segreti della natura diverrà maestro di Dante, ma anche guida dei più grandi scrittori e pensatori fautori della rivoluzione filosofica e scientifica che prenderà il via nel Cinquecento, tra questi spicca Galileo, che ci ha lasciato importantissime testimonianze del suo amore per Virgilio, considerato uomo di scienza, e della sua consimile attitudine a indagare i segreti celesti
Una serata all’insegna del divertimento e della scienza! Uno spettacolo comico che racconta le terribili avventure dei buchi neri!
Adrian Fartade, divulgatore e attore teatrale, è l’ideatore del blog Link4Universe, che si è trasformato nel tempo in un vero e proprio portale di astronomia, astrofisica, astrobiologia, esplorazione spaziale, formando una rete di appassionati e una fontana di contenuti su cui discutere e parlare per seguire la passione per l’astronomia e le scienze collegate, restando sempre aggiornati in maniera veloce, affidabile e semplice.
Biglietto: 10 € adulti, 5€ bambini ( 6 – 12 anni)
Per informazioni:
info@osservatoriochianti.it
333 119 2517
ATTENZIONE: in caso di pioggia, l’evento sarà rimandato al 9 Luglio!
L’ inaugurazione è stato un grande successo, molta affluenza alle ore 18.00 per l’ inaugurazione e ben 160 persone alla prima visita serale, di seguito alcune foto dell’ evento e del suo protagonista indiscusso, il telescopio Marcon da 80 cm di diametro, il più grande della toscana !
Grazie a tutte le persone che sono venute, a tutti i volontari che hanno dato un prezioso aiuto e sopratutto ai nostri sponsor che hanno permesso che questo sogno diventasse realtà!
Sponsor:
Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze
Unione Comunale del Chianti Fiorentino
Banca di Cambiano 1884
Cometa S.p.A.
Lucillo Andriolo, amico astrofilo e astrofotografo
A quattro anni esatti dalla sua inaugurazione del 7 luglio 2013 alla presenza di Paolo Nespoli, l’Osservatorio si rinnova e cresce.
Con l’acquisizione del nuovo telescopio, in comodato d’uso dall’INAF – Osservatorio Astrofisico di Torino, e la realizzazione del Centro di Elaborazione Dati Meteo del Chianti (CEDaM), l’Osservatorio si potenzia scientificamente divenendo un centro di eccellenza nel cuore del Chianti, classificato di recente come uno dei cieli più belli d’Italia (Certificazione Astronomitaly).
Il telescopio più grande della Toscana, con i suoi 80 cm di diametro dello specchio che raccoglie la luce che arriva a noi dalle stelle del cosmo, è arrivato in Chianti grazie a uno sforzo coordinato dal team dell’OPC che ha coinvolto la Marcon Telescopes di San Donà di Piave per il trasferimento e il restauro e ha avuto il sostegno del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, dell’Unione Comunale del Chianti Fiorentino, della Banca di Cambiano 1884, di Cometa S.p.A. e dell’astrofilo Lucillo Andriolo.
Il 1 luglio alle 18:00 saranno inaugurati perciò:
Il nuovo telescopio dell’OPC;
Il nuovo Centro di Elaborazione Dati Meteo;
La nuova collocazione esterna del telescopio Celestron da 35 cm.
La prima visita del Nuovo Osservatorio aperta al pubblico avrà luogo dalle ore 21:30 alle ore 23:30 senza prenotazioni al prezzo ridotto speciale di 3€.
Grazie a questi due strumenti sarà possibile avere uno sguardo nuovo sul cielo e la nuova Sala Meteo sarà aperta e mostrata al pubblico, soprattutto ai possibili beneficiari che possono essere le aziende vitivinicole e turistiche.
Vi aspettiamo numerosi, sia per l’inaugurazione che per la visita serale!
PROGRAMMA DELL’EVENTO
18:00
Arrivi
18:15
Benvenuto
Emanuele Pace
18:25
Interventi
Sindaco di Tavarnelle
Sindaco di Barberino
Presidente del Museo di Storia Naturale
Direttore INAF-OATO
Presidente UAI
18:50
Taglio del nastro
19:00
Visita guidata autorità
19:30
Buffet
20:00
Fine inaugurazione
21:30
Visita guidata pubblica
SCHEDA DEL TELESCOPIO
Il telescopio riflettore tipo Ritchey Cretien, prima all’INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino a Pino Torinese, fu realizzato dalla ditta Marcon Telescopes, su una montatura preesistente, e installato nel 2000.
Le condizioni di seeing dell’area torinese però non ne hanno permesso il pieno impiego e quindi è stato trasferito presso l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti per sfruttarlo in attività scientifiche legate allo studio di stelle variabili e di transiti di esopianeti. Quest’ultima sarà svolta in collaborazione anche con l’Osservatorio Autonomo della Valle d’Aosta, dove sono collocati 5 telescopi riflettori con specchio primario da 40 cm di diametro che sondano il cielo alla ricerca di pianeti extrasolari. L’attività congiunta permetterà di aumentare il tempo di osservazione e l’efficienza di scoperta, dato che agiranno da luoghi climaticamente ben separati e quindi non correlati.
Lo strumento di piano focale sarà un fotometro basato su camera CCD del tipo Moravian G-1600 ma c’è il progetto di mettere anche uno spettrometro accoppiato in fibra ottica al fuoco del telescopio.
Caratteristiche:
Configurazione ottica: Ritchey-Chretien
Diametro specchio primario: 800 mm
Lunghezza focale: 6400 mm
Rapporto focale: F/8
Lunghezza del tubo: 2030 mm
Diametro del tubo: 1010 mm
Montatura: Equatoriale tipo tedesca
Centro di Elaborazione Dati Meteo (CEDaM) del Chianti
L’Oservatorio Meteorologico si trasforma e potenzia con l’arrivo di una nuova stazione meteo prodotta dalla Davies, affiancata da una stazione agrometereologica che fornisce dati meteo utili agli agronomi per migliorare la coltivazione vitivinicola a favore della qualità, in quanto gli interventi sulle piante conseguenti alla conoscenza dei parametri meteo evitano l’uso di fitofarmaci contro le fito-patologie e migliorano la qualità del prodotto.
I parametri utilizzati sono la bagnatura fogliare, l’umidità del terreno, l’irraggiamento solare che affiancano gli altri dati come la temperatura, l’umidità, la piovosità, direzione e velocità del vento e altri ancora.
Questi dati saranno disponibili e consultabili anche attraverso il web e il CEDaM ambisce a raccogliere dati anche dalle stazioni di altri siti in collaborazione con le Fattorie del Chianti o altri centri che entrano a far parte della Rete Meteo del Chianti.
Questo progetto è nato da un’iniziativa del dott. Simone Nardini, agrometereologo e responsabile dell’Osservatorio Meteorologico del Chianti, in collaborazione con tanti appassionati delle “Sentinelle Meteo del Chianti”, altro progetto dell’OPC, e con il LaMMA.
La Sala Meteo include anche una nuova Stazione per il rilevamento dei fulmini che fornirà informazioni più precise sull’attività temporalesca.
Galleria fotografica
La stazione meteo
Saturno Celestron C14
La stazione meteo
Osservazione del Sole
Tramonto
Attività con le scuole
Star trail OPC
Alternanza scuola lavoro all’ OPC
Giove
Sala conferenze e mostre
Paolo Nespoli lascia la sua firma!
Paolo Nespoli nel 2013 all’ inaugurazione della cupola
Conferenza
Sala accoglienza con telescopi degli astrofili
Riproduzione del telescopio di Galileo Galilei
80 cm Marcon
Didattica con Ruggero Stanga in una conferenza con le scuole elementari
Scuole in visita all’ OPC
Margherita Hack all’ inaugurazione
Stazione Meteo
La cupola da 7 metri
Margherita Hack lascia la sua firma
Sal meteo ed elaborazione dati, incluso sismografo INGV
“Virgilio vate etrusco canta i segreti della Natura, le vie del Cielo e le Stelle”
Incontro-conferenza di GIANNA PINOTTI
Sabato 8 Luglio, h. 18:00
INGRESSO GRATUITO
A chiusura della mostra DE SOLE, l’artista e ricercatrice Gianna Pinotti terrà un incontro-conferenza dal titolo “Virgilio vate etrusco canta i segreti della Natura, le vie del Cielo e le Stelle”, un’occasione per approfondire non solo le opere esposte ma anche la figura di Virgilio, sul quale l’artista e ricercatrice Gianna Pinotti ha condotto approfonditi studi.
Virgilio in tutte le sue opere indaga i segreti della natura e il linguaggio dei corpi celesti come segni sicuri per prevedere i fenomeni, gli umori terrestri e il destino dell’umanità.
Gli scritti mostrano come egli avesse conosciuto la vita dei campi ma anche la dottrina e la pratica dei sacerdoti etruschi, coloro che sapevano addentrarsi nei più reconditi meandri del cosmo.
In particolare i quattro libri delle Georgiche, dedicati all’amico e primo ministro Mecenate, libri che vengono scritti dal 37 al 30 in terra napoletana (alla quale il poeta si era indissolubilmente legato), si vestono da trattato di scienza agreste per esaltare l’armonia cosmica tra i cicli del cielo e della terra dove le creature mostrano di far parte di una mente divina.
Alcuni caratteri di Virgilio vanno dunque considerati per comprendere a fondo la sua poesia: le origini etrusche, grazie alle quali aveva coltivato la disciplina astrologica, e l’amore per la campagna napoletana con le sue peculiari caratteristiche geologiche e vulcaniche.
Sarà inoltre illustrata una nuova lettura interpretativa in chiave astronomica della IV Bucolica dove Virgilio, attingendo all’arte divinatoria degli avi, profetizza una nuova età dell’oro annuciata dalla grandissima congiunzione astrale di Giove e Saturno che avrebbe segnato il destino religioso dell’umanità.
Virgilio conoscitore dei segreti della natura diverrà maestro di Dante, ma anche guida dei più grandi scrittori e pensatori fautori della rivoluzione filosofica e scientifica che prenderà il via nel Cinquecento, tra questi spicca Galileo, che ci ha lasciato importantissime testimonianze del suo amore per Virgilio, considerato uomo di scienza, e della sua consimile attitudine a indagare i segreti celesti.
Per chi ama l’astronomia e vuole catturare le meraviglie del cielo con la sua macchina fotografica è arrivato il momento di provarci.
L’Osservatorio Polifunzionale del Chianti annuncia il suo corso teorico e pratico di fotografia Astronomica con Reflex Digitali e camere CCD
4 Lezioni teorico/pratiche da 3 ore + 2 serate di ripresa ed elaborazione da 4 ore.
Grazie alla diffusione delle fotocamere digitali, realizzare meravigliose fotografie di oggetti celesti è ora alla portata di tutti.
Il corso approfondisce alcuni metodi base della fotografia astronomica, come la ripresa della Via Lattea senza telescopio con una comune reflex, insieme a tecniche più avanzate, comprese quelle per la ripresa planetaria al telescopio e del profondo cielo con montature autoguidate e sensori CCD.
Il corso si rivolge a tutti, che si abbiano o no basi di astronomia o di fotografia e non è obbligatorio il possesso di strumentazione, sarà infatti possibile utilizzare quella messa a disposizione dall’ osservatorio.
Docente: Damiano Trisciani
Date: 12, 19, 26 maggio e 9 giugno
Costo: 65,00 Euro
Il corso partirà con un numero minimo di 7 iscritti.
Info e iscrizioni:3331192517
corsi@osservatoriochianti.it
“Osservatorio Polifunzionale del Chianti” su Facebook
Programma
Lezione 1 – Fotografia delle costellazioni e della Via lattea
* La scelta del tempo e del luogo, come orientarsi in cielo.
* Setup strumentale di base: le impostazioni, la messa a fuoco, i tempi di esposizione
* Fotografare le costellazioni, le tracce stellari e la via lattea con attività sul campo
* Elaborazione file RAW e miglioramenti estetici con esempi pratici
Lezione 2 – Fotografia con teleobiettivi e montatura
* La montatura, lo stazionamento, l’ allineamento polare
* Guida automatica in parallelo o con astroinseguitore
* La camera CCD e il rumore in astrofotografia
* Allineamento e stacking con DSS e Photoshop
Lezione 3 – Fotografia ad alta risoluzione (Sole, Luna, pianeti)
* Il seeing, la risoluzione e lo stazionamento del telescopio
* Il fuoco diretto e la proiezione di oculare
* Le videocamere CDD ad alto framerate
* I filtri solari, colorati e passabanda
* Ripresa del Sole, della Luna e dei pianeti, con attività sul campo
* Allineamento e stacking automatico con Autostakkert
Lezione 4 – Fotografia del profondo cielo (ammassi, nebulose e galassie)
* Scelta del soggetto e del campo inquadrato con SkyChart
* Sensori CCD monocromatici, la tecnica LRGB, i filtri a banda stretta
* Tecniche di guida a lunga esposizione (fuori asse e in parallelo)
* Tecniche di ripresa ed elaborazione per le Nebulose e le Galassie con attività sul campo
Serata 1 e 2 – Due serate con attività sul campo di ripresa e di elaborazione immagini
* Da fissare in base alle condizioni atmosferiche al termine delle lezioni
* Una serata dedicata al profondo cielo (Via Lattea, Nebulose e Galassie)
* Una serata dedicata alla ripresa della Luna e Giove
Gruppo Italiano per la ricerca sulle orchidee spontanee
7 maggio 2017 – 9:00
Le Orchidee Spontanee della Toscana
Rolando Romolini
GIROS
Corso di osservazione e riconoscimento delle orchiedee spontanee del territorio toscano condotto dall’esperto Rolando Romolini del GIROS (Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee) e dalla guida ambientale Barbara Guazzini dell’OPC.
Volete imparare a riconoscere questi splendidi fiori dei nostri prati? Volete scoprire le raffinate strategie di impollinazione delle orchidee selvatiche europee? O capire perché è impossibile coltivarle in giardino? Questo è il corso giusto per scoprirlo….
Programma:
9.00 – Benvenuto.
9.30 – Presentazione del GIROS e proiezione sulle 92 specie di orchidee presenti in Toscana. Al termine, presentazione del nuovo libro del GIROS e di un altro volume sulle Ophrys presenti in Italia, di cui Romolini è coautore;
10.30 – escursione nel Parco Botanico del Chianti per osservare le specie di orchidee presenti;
12.30 – pranzo al sacco;
14.00 – escursione alla ricerca delle orchidee lungo percorso ad anello di 5 km ca. nell’area intorno all’Osservatorio;
17.00 – saluti.
Costo:
Il costo del corso è 25,00 Euro
Si consiglia…
Un vestiario comodo e scarpe da escursione. Non dimenticate la macchina fotografica!
Per info e iscrizioni
tel: 3331192517
e-mail: corsi@osservatoriochianti.it
Pagina Facebook: Osservatorio Polifunzionale del Chianti
Il testo di Rolando Romolini
Ophrys d’Italia
di Romolini Rolando e Souche Rémy
Editore Sococor (2012)
576 pagine, 97 specie, 15 nuove specie descritte, 1600 fotografie, e 18 acquerelli di Lorenzo Dotti per descrivere il genere più bello e intrigante tra le orchidee spontanee italiane. Il libro comincia dalla presentazione storica del genere, la sistematica, la morfologia, la biologia e le ultime novità del Codice di Botanica. Poi gli autori danno la parola a tre eminenti specialisti delle relazioni tra queste piante e gli insetti (Nicolas Vereecken) , i funghi (Marc-André Selosse) e la filogenesi (Salvatore Cozzolino). Schede monografiche bilingue (francese e italiano) descrivono dettagliatamente le 97 specie e sottospecie di Oprhys d’Italia: tassonomia, descrizione, impollinatori, habitat, cartografia per provincia e note.
INAF – Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziale, Roma
Immaginate un mondo dove la pressione atmosferica al suolo sia simile a quella che si potrebbe trovare ad un chilometro di profondità in un oceano terrestre, con una temperatura pari al doppio di un forno per la pizza, capace potenzialmente di sostenere la presenza di laghi di piombo fuso e con una coltre inquietante di nubi di acido solforico molto al di sopra della vostra testa: benvenuti a Venere !
Nonostante il pianeta Venere abbia di fatto rappresentato, grazie ai russi, la linea di partenza dell’esplorazione robotica in situ, continuata poi con l’esplorazione americana da orbita, negli ultimi anni a cavallo tra la fine dello scorso millennio e l’inizio del presente, è rimasto per la verità un po’ emarginato dagli obiettivi dell’esplorazione spaziale. Attualmente il pianeta è orbitato dalla missione giapponese Akatsuki, che sta fornendo preziosi dati dalle sue camere ma sicuramente la missione dell’ESA Venus Express, operativa dal 2006 al 2015, ha fornito una notevole quantità di informazioni che hanno fatto dell’Europa, ed in particolare dell’Italia, un punto di riferimento solido a livello mondiale per la scienza venusiana. Per citarne una, tra le tante sorprese che ci ha rivelato Venus Express, una delle più stravaganti è sicuramente la generale dinamicità della sua atmosfera, un po’ inaspettata in un pianeta “senza stagioni”.
L’”occhio” estremamente sensibile di VIRTIS, lo spettrometro ad immagini a bordo sviluppato e costruito in larga parte in Italia, ci ha permesso di scrutare in profondità il pianeta Venere di notte, quando svela al meglio i suoi segreti che nasconde sotto lo densa coltre di nubi, in parte responsabile del devastante effetto serra galoppante che ha fatto di Venere, nonostante tutto, un pianeta così diverso dal nostro. Venere e Terra sono infatti due gemelli separati alla nascita e capirne le differenze rappresenta un punto chiave per l’evoluzione stessa del pianeta Terra. Ci rimangono da capire ancora molti misteri di questo pianeta e si spera che il rinnovato interesse per Venere possa consolidare una esplorazione futura più sistematica del nostro gemello.
INGRESSO LIBERO – NON E’ RICHIESTA LA PRENOTAZIONE
Negli ultimi decenni ci si è resi conto che la collisione di corpo cosmico (asteroide o cometa) con la Terra è un evento che, seppur molto poco probabile, potrebbe verificarsi con conseguenze catastrofiche per il nostro pianeta sempre più popolato. Per difenderci da una tale minaccia la prima cosa da fare è cercare di scoprire il maggior numero di oggetti potenzialmente pericolosi e studiare la loro natura, in modo da prendere i provvedimenti più efficaci nel caso che uno di questi piccoli corpi planetari si trovasse in rotta di collisione con la Terra. Nel corso della sua lunga storia evolutiva, il nostro pianeta, come tutti i corpi del Sistema Solare, è stato soggetto a un continuo bombardamento da parte di corpi cosmici. La superficie della Luna, saturata da decine di migliaia di crateri da impatto, è testimone di questo violento passato. A partire dai primi anni 90, la crescente consapevolezza di un tale rischio ha portato le nazioni più avanzate ad affrontare questo problema, sostenendo sempre più le ricerche dedicate alla sua possibile soluzione. Nel corso della conferenza verrà fatto il punto sulle attuali conoscenze relative a questo problema.
INGRESSO LIBERO – NON E’ RICHIESTA LA PRENOTAZIONE
Domenica 9 Aprile, alle ore 18, presso l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti inaugura la mostra di Franco Filippi alias MIRKO, dal titolo ‘Provando e riprovando’. Firenze culla della Scienza.
In mostra una serie di lavori ad acquerello che rievocano la vita e le scoperte di alcuni tra i maggiori scienziati che hanno legato il loro nome alla città di Firenze. Ritratti di scienziati famosi da Leonardo da Vinci a Enrico Fermi, da Galileo a Guglielmo Marconi, passando per studiosi forse meno noti ma di fondamentale importanza per il loro contributo al progresso della scienza, della tecnologia e della nostra stessa società.
“Provando e riprovando” è una delle espressioni più care alla scienza moderna e rende bene l’idea di quanto lungo e impervio possa essere il cammino verso una teoria generale o una scoperta scientifica. Il “riprovare” – nel suo doppio significato di ‘tentare di nuovo’ ma anche di ‘rigettare, criticare e confutare’ – sintetizza il rigoroso atteggiamento che lo scienziato moderno, da Galileo in poi, deve adottare.
Quel sol che pria d’amor mi scaldò ’l petto,
di bella verità m’avea scoverto,
provando e riprovando, il dolce aspetto
(Paradiso, Canto III, vv. 1-3)
Quel “Provando e riprovando” di dantesca derivazione sarà assunto a motto proprio dai discepoli di Galileo, che nel 1657 fondarono a Firenze l’Accademia del Cimento e videro in quelle parole la sintesi stessa del metodo sperimentale applicato dal loro maestro nella sua tenace e instancabile ricerca della verità.
I lavori di MIRKO sono anch’essi il frutto di un attento e ponderato studio, il risultato di un’accurata ricerca e documentazione storica e iconografica. I 16 ritratti di questi uomini illustri sono infatti arricchiti da ulteriori rappresentazioni dei momenti culminanti delle loro ricerche nonché accompagnati dagli strumenti scientifici della loro epoca o dalle invenzioni e scoperte con cui hanno rivoluzionato il pensiero facendo così avanzare la conoscenza umana.
L’abile tratto del fumettista unito alla cura per il dettaglio e alle delicate combinazioni cromatiche rende le tavole di MIRKO delle vere e proprie biografie illustrate di grande efficacia comunicativa, e per questo accessibili a tutte le età.
I disegni ad acquerello di MIRKO hanno trovato il loro approdo ideale in un pregevole libro illustrato Firenze, passeggiate nella scienza pubblicato da Vanzi Editore.
MIRKO
Provando e riprovando. Firenze culla della Scienza
Genere: mostra personale
Artista: Franco Filippi, alias MIRKO
Titolo: “Provando e riprovando. Firenze culla della scienza”
A cura di: Giada Rodani, direttore artistico
Inaugurazione: domenica 9 aprile 2017, ore 18
Luogo: OPC – Osservatorio Polifunzionale del Chianti e Parco Botanico del Chianti, Strada Provinciale di Castellina in Chianti (S.P. 101, km 9,250) – San Donato in Poggio, Barberino Val d’Elsa (Firenze). Coordinate GPS: 43.523099 | 11.244836
Con il patrocinio di:Università degli Studi di Firenze; Unione Comunale del Chianti Fiorentino
Partners: Banca di Cambiano; SideWays
Biografia dell’artista
Mirko, all’anagrafe Franco Filippi, è di origini livornesi, ma nasce a Taranto il 19/05/1966 e giovanissimo si trasferisce a Trieste dove frequenta l’Istituto d’arte. A 25 anni torna in Toscana dove inizia la sua carriera di illustratore, grafico e fumettista collaborando a varie riviste e progetti editoriali.
Docente di Tecnologie Spaziali e Laboratorio di Astrofisica presso l’Università degli Studi di Firenze.
Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Polifunzionale del Chianti.
Cosa:
Corso di astronomia base che racconta con linguaggio semplice e alla portata di tutti le meraviglie del Cosmo: la vita delle stelle, la presenza di altri mondi, l’origine dell’Universo e della vita, gli oggetti esotici come i buchi neri sono tra gli argomenti trattati. Una serata di pratica offrirà anche i rudimenti per orientarsi tra le costellazioni e le stelle per osservare più da vicino pianeti e stelle con il telescopio. Un’occasione per avere risposte alle tante domande nel dialogo con il docente esperto.
Chi:
Adulti e ragazzi con età minima 13 anni che abbiano una conoscenza nulla o minima dell’astronomia ma animati dalla curiosità di saperne di più.
Dove:
5 incontri di conversazione presso la Sala Soci Coop di Certaldo,Viale Matteotti n. 197.
1 incontro di pratica presso l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti, S.P.101, km.9,25, San Donato in Poggio.
1 conferenza pubblica in sede ancora da definire.
Quando:
6 incontri di 90 minuti: venerdì dal 18/11/2016 al 13/01/2017 ore 21.00
Conferenza: venerdì 20/01/2017 ore 21.30
Quanto:
35,00 Euro a persona per i 6 incontri
una parte della quota di iscrizione sarà destinata alla Fondazione “Il cuore si scioglie”
Info e prenotazioni:
telefono: 3331192517
email: corsi@osservatoriochianti.it
Facebook: Osservatorio Polifunzionale del Chianti
Programma del corso
18.11.16 Leggere il cielo: un viaggio dal passato al futuro
Certaldo Sala Soci Coop
25.11.16 La vita di una stella
Certaldo Sala Soci Coop
02.12.16 Il sistema solare e altri sistemi planetari
Certaldo Sala Soci Coop
16.12.16 Oltre la Via Lattea
Certaldo Sala Soci Coop
23.12.16 Le origini dell’universo
Certaldo Sala Soci Coop
13.01.17 Osservare e fotografare il cielo all’OPC
Osservatorio Polifunzionale del Chianti
20.01.17 Conferenza pubblica: “Il volo umano nello spazio”
Consegna attestati di partecipazione
Sabato 9 luglio, ore 01:03. Misurato per la prima volta all’Osservatorio Polifunzionale del Chianti il transito di un pianeta extrasolare. Il pianeta in orbita intorno alla stella HD189733, era stato osservato in precedenza dai ricercatori di altri osservatori, ma averlo misurato all’OPC, dopo un lungo lavoro di messa a punto della strumentazione, mostra che ora siamo in grado di fare misure di valore scientifico.
Il grafico mostra la luce emessa dalla stella HD189733 davanti la quale è passato uno dei suoi pianeti e registrata al telescopio da 35.5 cm di diametro (Celestron 14) dell’OPC equipaggiato con una camera CCD Moravian G2-1600 con sensore Kodak KAF-1600.
Chi è HD189733?
HD 189733 (altri nomi V0452 VUL oppure HIP98505) è un sistema binario di stelle, cioè due stelle in orbita una intorno all’altra, che si trova nella costellazione della Volpetta lontano 63 anni luce dal Sole. La sua magnitudine è 7,67 quindi ben visibile da Terra anche con piccoli strumenti. Le due stelle sono HD189733A, una nana arancione, e HD189733B, una nana rossa.
Perché è interessante?
Attorno a HD189733A è stato individuato nel 2005 un pianeta, cui è stato dato il nome HD189733b, secondo la convenzione internazionale sui nomi dei pianeti. Il pianeta è un gigante gassoso caldo, più grande di Giove del 15% ma molto più vicino alla sua stella. Ciò significa che il pianeta, transitando di fronte alla stella (una nana) rispetto a noi, provoca una forte riduzione della luce che riceviamo.
Inoltre, nel 2007 è stata annunciata la presenza di vapore d’acqua nell’atmosfera del pianeta ed è così il secondo pianeta extrasolare in cui è stata trovata presenza di acqua.
Come funziona?
La stella HD189733 emette la sua luce che arriva fino a noi e viene misurata al telescopio. Si sa oramai che la gran parte delle stelle ha un suo sistema di pianeti simile al Sistema Solare. Il pianeta HD189733 nella notte tra l’8 e il 9 luglio è passato davanti alla stella HD189733A provocando un’eclissi che ha ridotto la sua luce verso di noi, come mostrato dal grafico. Finita l’eclissi, la quantità di luce verso di noi è tornata ad essere quella di prima.