Venerdi 15 febbraio 2018 dalle ore 21:30, 5° incontro: “C’è molto Spazio nel carrello della spesa” con Ginevra Trinchieri INAF Brera e presidente della Società Astronomica Italiana
Ciclo di conferenze LE FRONTIERE DELL’ASTROFISICA
I mille volti delle galassie
Le galassie sono i mattoni dell’universo, ci permettono di studiarne la struttura, ricostruire il passato e forse anche capirne il futuro. Ma come tutti i corpi celesti hanno molti aspetti, e devono essere guardate con “occhi” speciali che, mostrando quello che i nostri occhi non percepiscono, ci aiutano a carpire i segreti dell’Universo.
Vi aspettiamo !
INGRESSO LIBERO
CALENDARIO dei prossimi incontri:
8 Marzo 2019, “Scienziate da Nobel” – Edvige Corbelli, Elena Amato (INAF – Arcetri)
5 Aprile 2019, Incontro con Leonardo Testi (ESO Garching)
COME ARRIVARE
All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Portate quindi scarpe comode e una torcia.
Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
Venerdi 18 gennaio 2018 dalle ore 21:30, 4° incontro: “C’è molto Spazio nel carrello della spesa” con Giampaolo Preti (Università di Firenze)
Ciclo di conferenze LE FRONTIERE DELL’ASTROFISICA
Anche se non siamo astronauti il nostro quotidiano è fortemente dipendente dallo “spazio”, dai suoi programmi e dalle tecnologie che, sviluppate per applicazioni spaziali, sono diventate di uso comune, spesso divenendo indispensabili.
Magari non lo sappiamo, ma anche sulla nostra tavola ci sono cibi elaborati in primo luogo per uso spaziale: alcuni esempi? Il chewingum senza zucchero, i cibi liofilizzati, i sistemi per la depurazione dell’acqua.
Tramite questa conferenza scopriremo le ricadute che ha avuto la ricerca spaziale nella nostra vita di tutti i giorni, e capire anche perché è cosi importante investire in questo tipo di attività !
Vi aspettiamo !
INGRESSO LIBERO
APPROFONDIMENTO
Ma come è accaduto tutto questo? Il primo, fortissimo impulso allo sviluppo delle tecnologie spaziali è stato dato dal programma Apollo. Un programma ambizioso, per il quale la NASA ha potuto usufruire di notevoli fondi con l’obiettivo di far vincere la sfida dell’uomo sulla Luna agli Stati Uniti. Raggiunto il risultato, terminato il programma Apollo negli anni 70’, le attività spaziali sono state orientate verso obiettivi più legati alle necessità del genere umano, al miglioramento delle condizioni di vita e, non ultimo, ad un aumento della conoscenza scientifica.
Un esempio concreto dei risultati del programma Apollo sono i centosessantamila brevetti in oltre trentamila oggetti scaturiti dal programma. Secondo gli analisti della Nasa, ogni dollaro investito nella corsa verso la Luna ne ha generati almeno tre in ricadute economiche negli anni successivi.
Possiamo quindi affermare che lo spazio rappresenta un settore fondamentale con importanti ricadute nello sviluppo delle economie e nella crescita delle nazioni. Tenuto conto di quanto affermato in precedenza, risulta facile rispondere alla domanda:
“Lo spazio richiede investimenti importanti: ma questo sforzo è necessario? Quale ritorno culturale e pratico si ottiene dalle risorse investite?”
Lo scopo ultimo delle attività spaziali è certamente quello di migliorare la nostra vita quotidiana.
È tuttavia opportuno illustrare ampiamente sia i nuovi programmi spaziali che le tecnologie sviluppate per essi al fine di permettere il migliore e completo uso delle opportunità offerte. Questo compito informativo dovrà essere svolto da tutte le persone depositarie di questa conoscenza, scienziati e addetti alle attività spaziali.
COME ARRIVARE
All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Portate quindi scarpe comode e una torcia.
Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
2° incontro: ARIEL: un telescopio spaziale per indagare le atmosfere dei pianeti extrasolari” con Emanuele Pace (Università di Firenze)
Venerdì 9 Novembre 2018 h. 21,30 INGRESSO LIBERO
La missione spaziale ARIEL è stata selezionata dall’ESA con lo scopo di studiare per la prima volta le atmosfere di mondi lontani, di pianeti che orbitano intorno ad altre stelle. Grazie alla sua grandissima sensibilità saremo in grado di definire la composizione chimica delle atmosfere per capire come è fatto il pianeta e quali elementi importanti lo compongono.
Facile immaginare che queste informazioni potranno indicare attività geologiche, condizioni climatiche particolari e magari anche assenti nel Sistema Solare. La sfida più grande naturalmente sarà identificare gas in traccia riconducibili ad attività biologica, ad eventuale presenza di forme di vita, almeno per come la conosciamo.
Una grande sfida quindi che tenterà di dare una risposta ad alcuni dei grandi quesiti che l’umanità si pone guardando il cosmo.
CALENDARIO DEGLI INCONTRI
26 Ottobre 2018, “Cosmologia Osservativa: ai confini della scienza” – Guido Risaliti (Università di Firenze)
9 Novembre 2018, “ARIEL: un telescopio spaziale per indagare le atmosfere dei pianeti extrasolari” – Emanuele Pace (Università di Firenze)
14 Dicembre 2018, “Tempo e gravità” – Nicola Poli (Università di Firenze)
18 gennaio 2019, “C’è molto spazio nel carrello della spesa. Le ricadute spaziali nel nostro quotidiano” – Giampaolo Preti (Leonardo
15 Febbraio 2019, “I mille volti delle galassie” – Ginevra Trinchieri (INAF Brera)
8 Marzo 2019, “Scienziate da Nobel” – Edvige Corbelli, Elena Amato (INAF – Arcetri)
5 Aprile 2019, Incontro con Leonardo Testi (ESO Garching)
COME ARRIVARE
All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Portate quindi scarpe comode e una torcia.
Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
1° incontro: “Cosmologia Osservativa: ai confini della scienza” con Guido Risaliti (Università di Firenze – Dipartimento di Fisica e Astronomia)
1° incontro: “Cosmologia Osservativa: ai confini della scienza” con Guido Risaliti (Università di Firenze – Dipartimento di Fisica e Astronomia)
Venerdì 26 Ottobre 2018 h. 21,30 INGRESSO LIBERO
Riparte il nuovo ciclo di conferenze “Le Frontiere dell’Astrofisica”: venerdì 26 Ottobre alle ore 21,30 si parlerà di “cosmologia osservativa” insieme al Prof. Guido Risaliti dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri.
La cosmologia, cioè lo studio dell’origine e dell’evoluzione dell’Universo, è diventata una scienza “osservativa”: utilizzando i moderni telescopi è possibile ottenere informazioni sull’Universo primordiale, sulla sua evoluzione, sulla quantità totale di materia ed energia di cui è composto. I principali “osservabili” che permettono di derivare queste proprietà sono la radiazione cosmica di fondo, le supernovae, la distribuzione delle galassie.
Questi studi hanno portato alla formulazione di un “modello standard” di Universo, che contiene vari elementi al di fuori della fisica tradizionale: materia oscura, energia oscura, inflazione. Il passaggio dalle osservazioni all’interpretazione fisica è però arduo, in quanto i criteri del metodo scientifico tradizionale non sono pienamente rispettati. Possiamo quindi definire l’attuale approccio alla comprensione dell’evoluzione dell’Universo propriamente “scientifico”?
CALENDARIO DEGLI INCONTRI
26 Ottobre 2018, “Cosmologia Osservativa: ai confini della scienza” – Guido Risaliti (Università di Firenze)
9 Novembre 2018, “ARIEL: un telescopio spaziale per indagare le atmosfere dei pianeti extrasolari” – Emanuele Pace (Università di Firenze)
14 Dicembre 2018, “Tempo e gravità” – Nicola Poli (Università di Firenze)
18 gennaio 2019, “C’è molto spazio nel carrello della spesa. Le ricadute spaziali nel nostro quotidiano” – Giampaolo Preti (Leonardo
15 Febbraio 2019, “I mille volti delle galassie” – Ginevra Trinchieri (INAF Brera)
8 Marzo 2019, “Scienziate da Nobel” – Edvige Corbelli, Elena Amato (INAF – Arcetri)
5 Aprile 2019, Incontro con Leonardo Testi (ESO Garching)
COME ARRIVARE
All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Portate quindi scarpe comode e una torcia.
Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
Venerdì 31 agosto 2018 ore 21:30 in occasione dell mostra fotografica di Etienne Pierart: “Il silenzio dei Poli”
CONFERENZA PUBBLICA “Antartide e ghiaccio: la lunga storia dei cambiamenti climatici”
E’ Valter Maggi, professore di Scienze dell’Ambiente e del Territorio all’Università di Milano – Bicocca, protagonista della serata alla guida della conferenza Antartide e ghiaccio: la lunga storia dei cambiamenti climatici.
L’iniziativa si inquadra nella mostra che espone alcuni dei capolavori del foto-repoter belga Etienne Pierart. Il silenzio dei Poli, apertafino al 16 settembre, è curata dalla storica dell’arte Giada Rodani.
Nel corso della conferenza Valter Maggi “racconterà” i risultati delle ricerche da lui condotte in Antartide, attraverso le quali è arrivato a ricostruire la storia del clima, ad analizzare la sua evoluzione storica, facendo in parallelo dei confronti con il presente e delle proiezioni per il futuro.
Al termine seguirà l’osservazione del cielo con i telescopi.
INGRESSO GRATUITO
Non è richiesta la prenotazione Non è prevista una visita pubblica all’Osservatorio.
Valter Maggi è Professore Associato presso il Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio dell’Università di Milano-Bicocca. Svolge attività di ricerca nei settori climatici e paleoclimatici, studiando l’evoluzione nel tempo del particolato atmosferico contenuto nei depositi di ghiaccio con riferimento alle sue sorgenti e ai meccanismi di trasporto e deposizione. L’attività ha riguardato l’Emisfero Sud, nei rapporti tra l’Antartide Orientale e le masse continentali del Sud America e dell’Australia; il Bacino del Mediterraneo, con riguardo ai trasporti dalla Pianura Padana e dal Nord Africa; le aree dell’Europa Orientale, con particolare riguardo all’area del bacino Pannonico.
E’ responsabile dell’Unità Operativa locale del progetto PNRA “Paleoclima e paleoambiente dalla stratigrafia chimica e fisica di carote di ghiaccio”, Coordinatore Prof. Roberto Udisti (Università di Firenze), sullo studio dei campioni di ghiaccio provenienti da Dome C. Dal 2004 e’ responsabile Italiano nel progetto della UE “European Project for Ice Core in Antarctica-Marine Ice core Synchronization (EPICA-MIS)”, coordinatore il Prof. Dominique Raynaud (CNRS-Grenoble, Francia) sullo studio dei record climatici provenienti dalla perforazione di Dome C e confronto con i record marini circumantartici.
Paleoclimatologia (da Wikipedia)
è una branca delle scienze della terra e della climatologia in particolare che ha lo scopo di ricostruire l’andamento del clima nelle epoche passate attraverso l’utilizzo di dati proxy, che sono proprietà chimico-fisiche di particolari archivi naturali, sia organici che inorganici. Trova larga applicazione anche in archeologia per via del grande aiuto che da per datare i reperti trovati nelle zone di scavi o rinvenimenti.
I dati proxy, sono in grado di dare informazioni riguardo alle variazioni di un determinato paleoambiente rispetto ai cambiamenti endogeni ed esogeni che agiscono su di esso. Fra i cambiamenti esogeni c’è anche il clima a scala globale. Le ricostruzioni paleoambientali, quindi, consentono di comprendere come l’ambiente studiato abbia reagito alle variazioni climatiche, indirettamente quindi consentono di effettuare anche ricostruzioni paleoclimatiche.
Fonti di dati per lo studio della paleoclimatologia sono i ghiacciai (al cui interno, per carotaggio, si possono trovare residui organici come il polline, studiati dalla palinologia, o possono essere analizzati chimicamente), i fossili (organismi e piante fossili di origine marina o continentale studiati dalla paleobotanica), lo studio dei sedimenti geologici, degli anelli di crescita degli alberi (dendroclimatologia), e la stratigrafia isotopica, che si occupa di studiare le variazioni nel rapporto degli isotopi stabili di alcuni elementi chimici ritenuti indicativi.
COME ARRIVARE
All’Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, non illuminato per evitare ogni forma di inquinamento luminoso. Portate quindi scarpe comode e una torcia.
Indirizzo: Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
24 Giugno alle ore 21:30, alla scoperta di Giove, con Adrian Fartade
La crew dell’ Osservatorio polifunzionale del Chianti è lieta di annunciare il ritorno di Adrian Fartade il 24 Giugno alle ore 21:30 con il suo spettacolo “Alla scoperta di Giove”.
L’ attore teatrale, blogger, divulgatore scientifico e oramai scrittore ci parlerà delle stranezze del nostro gigante gassoso e delle scoperte di Juno, la sonda che abbiamo lanciato nel 2011 a svelare i suoi misteri.
Vi consigliamo di venire in osservatorio con un certo anticipo e parcheggiare nell’ apposita area. In caso di maltempo, l’evento verrà spostato il 15 di luglio; ovviamente per ogni novità o variazione fate riferimento a questa pagina evento o all’ evento Facebook
All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni osservatorio, per problemi tecnici il sentiero non è illuminato.
Indirizzo:
Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
L’atmosfera è una grande amica dell’uomo, visto che è indispensabile per noi. Però, esistono situazioni in cui ne faremmo volentieri a meno.
Per esempio, disturba le osservazioni astronomiche, perché ogni tanto ci sono le nuvole in cielo.
Per esempio, è opaca (fortunatamente per gli esseri viventi) alla luce ultravioletta e ai raggi X, per cui usiamo i satelliti artificiali che orbitano oltre l’atmosfera.
In maniera più sottile, le turbolenze atmosferiche anche minime disturbano la propagazione della luce nell’aria, il che ci impedisce di vedere i dettagli più fini degli oggetti celesti che studiamo.Ma per risolvere quest’ultimo problema, l’ingegno degli astronomi ha trovato un fine trucco …
INGRESSO LIBERO NON E’ RICHIESTA LA PRENOTAZIONE
Quando
Vi aspettiamo Venerdì 6 Giugno alle ore 21,30
Dove
All’Osservatorio Polifunzionale del Chianti! Siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni “Osservatorio”, per problemi tecnici il sentiero non è illuminato.
Indirizzo
Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
Domenica 20 Maggio alle ore 17.00, il professor Fresco e la professoressa Molletta, nella splendida cornice dell’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, mettono in scena una divertentissima conferenza durante la quale vengono spiegate a grandi e bambini le basi dell’astronomia.
Ispirato alla tradizione classica del clown teatrale, “Clownferenza” vede protagonisti un “clown bianco” ed un “augusto” che attraverso malintesi, fraintendimenti continui, ed esilaranti gags accompagnano gli spettatori in un viaggio surreale e poetico nel mondo degli astri e dei corpi celesti, fungendo da inusuale strumento (forse per questo accattivante) per la conoscenza della materia astronomica.
Come si fa un’osservazione astronomica, la forza di gravità, la velocità della luce, il Sole, il moto della Luna, i pianeti del sistema Solare sono i temi trattati con clownesca scientificità…si passano nozioni vere in modo buffo!
I due clown
Giacomo Gosti (Fresco) e Vanessa Crespina (Molletta) si sono conosciuti nel 2003 quando entrambi hanno iniziato a lavorare come clown in corsia professionisti (attività che svolgono tutt’oggi) al Meyer ed in altri ospedali toscani.
Giacomo nasce artisticamente come giocoliere funambolo nel 1999. Da allora si esibisce nelle piazze d’Italia e d’Europa collaborando con numerose compagnie teatrali.
Vanessa si è laureata con lode in Storia del Teatro e dello Spettacolo nel 2003, ha iniziato la sua formazione artistica e professionale nel 1989 con Ugo Chiti.
Condizioni e prezzi
Vi aspettiamo Domenica 20 Maggio alle ore 17.00 per una giornata indimenticabile e piena di emozioni!
Lo spettacolo ha un costo di 5 Euro
Sarà possibile seguire lo spettacolo anche in diretta streaming sul nostro canale Youtube
Come arrivare
All’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti, siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni osservatorio, per problemi tecnici il sentiero non è illuminato.
Indirizzo:
Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
L’ 11 Maggio alle 21:30 si terrà presso l’ OPC l’ incontro “Comete e vita, un binomio affascinante”, una interessantissima lezione di Cesare Barbieri sull’ astrobiologia.
Stiamo vivendo un periodo di straordinarie scoperte sul ‘nostro’ sistema solare e sui pianeti di stelle vicine. Progressi che hanno portato a ripensare al significato di ‘vita’ e della sua diffusione nell’Universo, quindi non solo della vita terrestre, ma anche di quella su altri mondi, una vita cioè ‘extra-terrestre’.
E’ una tematica molto complessa, che coinvolge tante discipline, dalla chimica alla biologia, dalla geologia all’astronomia, dall’ingegneria alla medicina, perfino alla filosofia e teologia, tutto un insieme di ‘saperi’ che oggi vanno otto il nome collettivo di ‘astrobiologia’.
Si parlerà in particolare il possibile ruolo delle comete (e anche dagli asteroidi, che assieme a loro formano la famiglia dei corpi minori del sistema solare) nell’origine e sviluppo, passato, presente e anche futuro, della vita sia qui che altrove. Vita che in realtà deve comprendere anche la sua fine, cioè la morte, e anche da questo punto di vista comete e asteroidi hanno una straordinaria importanza.
Le osservazioni con i telescopi terrestri e spaziali sono stati coadiuvati da missioni in grado di sorvolare questi oggetti e atterrare su essi. Verranno in particolare date informazioni sui principali risultati della missione cometaria europea Rosetta.
COME ARRIVARE
—————————
Siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni osservatorio, per problemi tecnici il sentiero non è illuminato.
Indirizzo:
Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Strada Provinciale Castellina in Chianti SP101 KM 9, 50021 Barberino Val d’Elsa FI, Km 9,25, Firenze
5:40 : Attività scientifica della SdR Luna (Antonio Mercatali, Responsabile Sezione diRicerca Luna UAI)
43:30 Quattro passi nell’Archeoastronomia. Il punto sulla ricerca (Paolo Colona, Responsabile Sezione di Archeoastronomia e Storia dell’Astronomia UAI)
1:51:25 Anelli extrasolari (Claudio Lopresti, Responsabile Sezioni Pianeti Extrasolari e Stelle Variabili UAI)
2:49:10 Asteroidi un anno di scoperte (Paolo Bacci, Responsabile Sezione Asteroidi UAI)
Il Congresso annuale dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) è ormai dal lontano 1968 il più atteso e privilegiato momento di incontro, condivisione e socializzazione della comunità degli astrofili, delle associazioni, degli osservatori, dei planetari e dei musei a tema astronomico-scientifico che si riconoscono nella UAI.
Il 51° Congresso dell’UAI si svolgerà da venerdì 4 a domenica 6 Maggio 2018, presso la Città di Barberino Val d’Elsa (FI) ed in particolare presso l’ Osservatorio Polifunzionale del Chianti e si avvarrà del supporto organizzativo locale dei gestori della struttura, afferenti al Polo Museale dell’Università di Firenze.
Come sempre il Congresso UAI sarà la migliore occasione dell’anno per scoprire, ri-scoprire o approfondire la passione per l’osservazione del cielo e per la scienza, nonché per conoscere tanti nuovi colleghi astrofili e nuovi territori con le relative bellezze storico-culturali.
18.30 Saluto dei rappresentanti istituzionali Consegna del premio Lacchini all’Astrofisica Patrizia Caraveo e Lectio Magistralis (evento pubblico)
20.00 Cena a buffet
21.30 Notte Stellata UAI: Star party per astrofili Per l’occasione l’OPC sarà aperto al pubblico e si faranno osservazioni con il grande telescopio Marcon
In caso di cielo coperto lo star party sarà sostituito da una conferenza sulla ricerca di pianeti extrasolari. c/o Osservatorio Polifunzionale del Chianti
Sabato 5 maggio 2018
09.30 Apertura lavori congressuali
10.00 Sessione associazionismo astrofilo e attuazione riforma UAI
11.30 Sessione scientifica didattica, divulgazione e inquinamento luminoso
13.30 Pausa Pranzo
14.30 Sessione plenaria: Assemblea dei Soci
c/o Osservatorio Polifunzionale del Chianti
18.00 Premiazioni:
– Cesare Guaita per il Premio Ruggeri
– Giancarlo Favero per il premio Stella al Merito
– Associazione Ligure Astrofili Polaris per il Premio Astroiniziative
18.30 Lectio magistralis dell’Astronomo Roberto Ragazzoni che mostrerà le meraviglie dell’astrofisica moderna attraverso le nuove tecnologie di terra e dallo spazioc/o Villa “Il Gioiello” (Casa di Galileo)
20.30 Cena Sociale c/o Omero al PIan dè Giullari
Domenica 6 maggio 2018
09.30 Sessione scientifica programmi nazionali di ricerca e tecnologie
13.00 Pranzo a Buffet
14.00 Solar Party (evento pubblico)
c/o Osservatorio Polifunzionale del Chianti
15.30 Saluti e chiusura lavori congressuali
c/o Osservatorio Polifunzionale del Chianti
Per i non soci interessati a partecipare alle sessioni congressuali è prevista una quota di 10 euro, da versare all’atto dell’iscrizione direttamente presso la segreteria del Congresso. Gli eventi pubblici sono aperti e gratuiti per tutti.
Tutti i partecipanti al congresso, compresi gli accompagnatori, devono iscriversi al congresso compilando l’apposito form di registrazione on-line, disponibile a questo link.
Il termine per la registrazione è fissato al 30 Aprile 2018.
Tutte le informazioni relative alla partecipazione al congresso possono essere richieste alla Segreteria del Comitato organizzatore locale del congresso:
Come raggiungere l’ Osservatorio
Il Museo Galileo concederà l’entrata con biglietto scontato ai partecipanti nei giorni del Congresso.
Siete pregati di lasciare la macchina al parcheggio di fianco alla strada, dal parcheggio inizia un sentiero lungo circa 300 mt. con indicazioni osservatorio, per problemi tecnici il sentiero non è illuminato.
Indirizzo e contatti: Osservatorio Polifunzionale del Chianti
S.P. 101 km 9,250 Loc. Montecorboli S. Donato in Poggio 50021 – Barberino Val d’Elsa (Firenze)
Tel: 333 119 2517 (lun-ven 9-18; sab-dom 9-13)
info@osservatoriochianti.it
Conversazioni informali di astronomia attorno ad una tazza di tè
Tutti i mercoledi dal 21 Giugno ore 21.30
Al fresco della sera, senza linee guida prefissate risponderanno alle vostre domande due astrofisici di professione, Emanuele Pace e Ruggero Stanga, del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze. Gli argomenti saranno a carattere cosmologico filosofico, ovvero quelli che da sempre stuzzicano curiosità e meraviglia… dove siamo, da dove veniamo, e dove stiamo andando…
Programma
21/06 conduce Emanuele Pace
28/06 conduce Ruggero Stanga
05/07 conduce Emanuele Pace
12/07 conduce Ruggero Stanga
INAF – Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziale, Roma
Immaginate un mondo dove la pressione atmosferica al suolo sia simile a quella che si potrebbe trovare ad un chilometro di profondità in un oceano terrestre, con una temperatura pari al doppio di un forno per la pizza, capace potenzialmente di sostenere la presenza di laghi di piombo fuso e con una coltre inquietante di nubi di acido solforico molto al di sopra della vostra testa: benvenuti a Venere !
Nonostante il pianeta Venere abbia di fatto rappresentato, grazie ai russi, la linea di partenza dell’esplorazione robotica in situ, continuata poi con l’esplorazione americana da orbita, negli ultimi anni a cavallo tra la fine dello scorso millennio e l’inizio del presente, è rimasto per la verità un po’ emarginato dagli obiettivi dell’esplorazione spaziale. Attualmente il pianeta è orbitato dalla missione giapponese Akatsuki, che sta fornendo preziosi dati dalle sue camere ma sicuramente la missione dell’ESA Venus Express, operativa dal 2006 al 2015, ha fornito una notevole quantità di informazioni che hanno fatto dell’Europa, ed in particolare dell’Italia, un punto di riferimento solido a livello mondiale per la scienza venusiana. Per citarne una, tra le tante sorprese che ci ha rivelato Venus Express, una delle più stravaganti è sicuramente la generale dinamicità della sua atmosfera, un po’ inaspettata in un pianeta “senza stagioni”.
L’”occhio” estremamente sensibile di VIRTIS, lo spettrometro ad immagini a bordo sviluppato e costruito in larga parte in Italia, ci ha permesso di scrutare in profondità il pianeta Venere di notte, quando svela al meglio i suoi segreti che nasconde sotto lo densa coltre di nubi, in parte responsabile del devastante effetto serra galoppante che ha fatto di Venere, nonostante tutto, un pianeta così diverso dal nostro. Venere e Terra sono infatti due gemelli separati alla nascita e capirne le differenze rappresenta un punto chiave per l’evoluzione stessa del pianeta Terra. Ci rimangono da capire ancora molti misteri di questo pianeta e si spera che il rinnovato interesse per Venere possa consolidare una esplorazione futura più sistematica del nostro gemello.
INGRESSO LIBERO – NON E’ RICHIESTA LA PRENOTAZIONE
Negli ultimi decenni ci si è resi conto che la collisione di corpo cosmico (asteroide o cometa) con la Terra è un evento che, seppur molto poco probabile, potrebbe verificarsi con conseguenze catastrofiche per il nostro pianeta sempre più popolato. Per difenderci da una tale minaccia la prima cosa da fare è cercare di scoprire il maggior numero di oggetti potenzialmente pericolosi e studiare la loro natura, in modo da prendere i provvedimenti più efficaci nel caso che uno di questi piccoli corpi planetari si trovasse in rotta di collisione con la Terra. Nel corso della sua lunga storia evolutiva, il nostro pianeta, come tutti i corpi del Sistema Solare, è stato soggetto a un continuo bombardamento da parte di corpi cosmici. La superficie della Luna, saturata da decine di migliaia di crateri da impatto, è testimone di questo violento passato. A partire dai primi anni 90, la crescente consapevolezza di un tale rischio ha portato le nazioni più avanzate ad affrontare questo problema, sostenendo sempre più le ricerche dedicate alla sua possibile soluzione. Nel corso della conferenza verrà fatto il punto sulle attuali conoscenze relative a questo problema.
INGRESSO LIBERO – NON E’ RICHIESTA LA PRENOTAZIONE